Chi sono

Gianni Trilli

Sono nato a Castel Del Piano, alle pendici del Monte Amiata, il 15 Dicembre 1963.
In realtà abitavo a Sasso D’Ombrone, dove poco lontano
erano le origini della mia famiglia, sempre in provincia di Grosseto,
paese arroccato che guarda scorrere il fiume sotto di se,
località da dove mi trasferì all’età di 3 anni per andare a Roselle, antica città Etrusca.

Finita la scuola dell’obbligo, all’età di tredici anni e mezzo,
mi trovai casualmente catapultato nel laboratorio Orafo di tal Lucio Parigi,
artista, pittore, incisore, orafo… all’epoca funzionava così,
o si studiava o si entrava nelle botteghe per lo più artigiane, e quello fu il mio destino.

In quella bottega si faceva un po' di tutto, dai gioielli,
agli argenti, al confezionamento delle statuette in bronzo di cinghiali, butteri e cavalli,
che tanto facevano immagine della nostra Maremma.

Dall'oreficeria...

Dopo 5 anni di formazione nella bottega di Parigi, dove
si respirava arte ed artisti di ogni sorta, veri o presunti, decisi
di aprire il mio laboratorio Orafo, da quel momento
non ho mai smesso di lavorare e sperimentare.

Affascinato dalla terra Etrusca che avevo calpestato per tutta la mia adolescenza,
quell’aria che avevo respirato a lungo in quei luoghi fermi nel tempo,
decisi di intraprendere due vie per replicare i gioielli di quel popolo straordinario,
una commerciale con prodotti in stile, una
di studio, che nell’anno 2001, insieme
all’amico Aldo Ferdinandi, mi portò a concludere un percorso
di Archeologia Sperimentale alla scoperta delle antiche tecniche perdute,
con il risultato tangibile dei nostri manufatti diventati una
collezione/mostra di gioielli ricreati, unica al mondo.

Negli anni sono stati molti i corsi di aggiornamento e perfezionamento
dove ho partecipato, fusione a cera persa, incastonatura
pietre preziose, incisione, fino allo studio
di software e macchine a controllo numerico a tecnologia 3D.
Inoltre ho partecipato come docente in vari corsi per orafi
sia regionali che provinciali, dove ho portato le mie esperienze tecnico-didattiche.

...al Sax

Per capire il connubio Oreficeria e Restauro di strumenti a fiato
devo raccontarvi dei miei 10 anni quando volevo suonare il sax, mi costrinsero invece a suonare il clarinetto, strumento che abbandonai dopo
un anno perché non mi piaceva, ripresi poi a 18 con la chitarra classica
per tre anni, per andare direttamente al primo amore a 35, Il Sax!!

Grazie al maestro Federico Corridori, grande musicista e riparatore,
iniziai con grande curiosità ad appassionarmi sempre più allo studio del sax, ma ancor più al restauro ed al collezionismo, un hobby che
poi in futuro è diventato il mio secondo lavoro...o forse è diventato il primo...
non so, ma sicuramente ho lavorato sulle mie passioni, impegnandomi
duramente per anni, molte ore al giorno per fare ciò che mi piaceva fare,
è un lusso che pochi si possono permettere lo so,
ma vi giuro che al netto di grandi soddisfazioni è costato anche grandi sacrifici, per me e per chi si è trovato a condividere questo percorso di vita,
ringrazio la mia Moglie Claudia Tafuto, i miei due straordinari figli
Matteo e Rebecca Trilli, e tutti coloro che hanno avuto modo di conoscermi ed apprezzare il mio lavoro.